COSÌ IN DUE ORE E ½

Cosimo, Così per tutti, è un uomo di mezz’età attraversato da una strana sensazione di disagio e da nuove incertezze. Pieno di sé, in disarmonia con il mondo per il suo modo di pensare, così deve affrontare alcuni aspetti del suo carattere per venire a capo del suo malessere.

Cosimo è un uomo pieno di pallini (donne, sesso, intolleranza, presunzione) di difetti (narcisismo, arroganza, classismo), di dubbi e di scusanti. Nella staticità della scena, seduto ad un tavolo di un bar su una terrazza con vista mare su Genova, attraverso una inconsapevole e personalissima interpretazione dei testi di quattordici canzoni italiane che danno il titolo ai suoi quattordici stati d’animo, Cosimo affronta, mai vergognandosi, gli aspetti meno nobili della sua natura e approfondisce alcune tematiche quali il sesso, il desiderio, la conquista, il tempo e il suo ruolo narcisistico di primattore. Lungo questo percorso interiore Così, privo di amicizie che non sa coltivare, con grandi problemi di coppia con Silvia, la sua compagna, si appassiona a Olga, la cameriera, instaurando con lei un feeling finalizzato al sesso.

Nel suo peregrinare interiore Cosimo sembra non cerchi scuse per la sua condotta, né che abbia voglia di cambiare. Ma con l’aiuto di vino e di cibo,
inizia il suo viaggio intimo, di catarsi, nel quale riscoprirà il meglio di sé ma che lo condurrà a subire un incidente mortale. Olga è il demiurgo che lo porta a prendere in considerazione i suoi errori di superbia e la sopravvalutazione di sé stesso. La via proposta da lei, di consumare un rapporto, si rivela, per Così, che l’accompagna controvoglia alla fermata del bus, letale.

La sua morte, imprevista e inaspettata, lo manleva dalle azioni che aveva deciso di mettere in atto in contraddizione con il suo essere. La morte lo esenta dal
cambiare il suo modo di affrontare la vita. Il suo decesso risulta la summa delle scuse che Cosimo può accampare per non cambiare atteggiamento, l’espediente che gli permette di rimanere coerente con il suo personaggio.